La metalmeccanica italiana reagisce alla crisi energetica e guarda ai prossimi mesi con ottimismo. Il settore infatti, dopo aver chiuso il 2022 con un lieve calo della produzione rispetto al 2021, ha in programma per i prossimi mesi del 2023 un incremento della produzione e degli investimenti. Non è da meno l’industria metalmeccanica di Bari e Barletta Andria Trani che, anzi, mette a segno qualche risultato positivo in più nel 2022 rispetto al resto del Paese. Pesa, però, ancora su tutto il settore l’incognita della guerra russo-ucraina, con i conseguenti rincari energetici che riducono drasticamente i margini di guadagno delle imprese. E’ questo in sintesi il quadro del settore metalmeccanico presentato il 2 marzo 2023 a Bari dal presidente della Sezione Meccanica, Elettrica, ed Elettronica di Confi dustria Bari BAT Cesare De Palma, che ha illustrato la 165ma indagine congiunturale di Federmeccanica e ha presentato la case history di successo di Tesmec Rail di cui ha parlato l’ingegner Emilio Sansonetti, Plant Manufacturing Manager della Società.
La metalmeccanica in Italia. In particolare, dall’indagine di Federmeccanica emerge che in Italia nel quarto trimestre 2022:
- • la produzione è aumentata dell’1,3% rispetto al trimestre precedente.
- • le esportazioni a confronto con il 2021 hanno fatto registrare un +14,4% in valore, un risultato che è in parte legato all’inflazione.
- • il 32% delle imprese intervistate si dichiara soddisfatto del proprio portafoglio ordini.
- • Il 28% prevede incrementi di produzione, a fronte del 18% che pronostica riduzioni.
- • Il 22% ritiene di dover aumentare, nel corso dei prossimi sei mesi, gli attuali livelli occupazionali.
Pesano però ancora le preoccupazioni per il prolungamento del conflitto russo-ucraino, che continua a tenere alti i prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime, riducendo i margini delle imprese. Infatti in Italia la percentuale di imprese sofferenti per i costi dell’energia, è sempre molto alta: pari al 71%, e il 64% delle imprese registra una riduzione del Margine Operativo Lordo.
La metalmeccanica di Bari e BAT. Una particolare capacità di reazione alle difficoltà create dai rincari energetici è stata dimostrata dall’industria metalmeccanica di Bari e Barletta Andria Trani. Infatti nel terzo trimestre 2022 la produzione metalmeccanica di Bari e BAT è cresciuta più di quella nazionale: il 44% delle imprese locali ha registrato un aumento della produzione rispetto al 40% dell’Italia. Inoltre il 35% delle imprese baresi ha registrato un incremento della produzione per l’estero contro il 29% del dato nazionale. Quest’anno in linea con l’andamento nazionale il 53% delle imprese baresi prevede una produzione stabile. Sul territorio metropolitano di Bari e nella provincia BAT le vanno ancor meglio le prospettive occupazionali per i prossimi 6 mesi, che risultano più ottimistiche di quelle nazionali con il 40% delle imprese che prevedono un aumento di occupazione contro il 22% nazionale. Tuttavia a causa dei rincari delle materie prime questi buoni risultati non portano spesso con sé un’adeguata redditività. Servono azioni di sistema per stimolare la crescita dell’Industria
L’esperienza di Tesmec Rail. Tesmec Rail è la società del Gruppo Tesmec attiva nella progettazione, prototipazione e fabbricazione di mezzi d’opera ferroviari e sistemi avanzati per la diagnostica dell’infrastruttura ferroviaria. Il Gruppo vanta una presenza in Puglia dal 2011 con gli stabilimenti produttivi e centri di ricerca di Monopoli e Bitetto e dopo essere stato pioniere della tesatura meccanica è oggi una vera e propria tech company internazionale, digitale e sostenibile, che guarda con ottimismo i cambiamenti in atto. Le sfide del futuro sono, infatti, vere e proprie
opportunità per un player come Tesmec che punta sulla transizione energetica e sulla digitalizzazione, con uno sguardo sempre più globale, ma con radici forti in territori ricchi di persone e competenze come la Regione Puglia. Tesmec Rail è fornitore di tecnologie per un’infrastruttura ferroviaria sicura, efficiente e sostenibile e negli ultimi due anni ha accelerato la propria crescita sia nel mercato ferroviario nazionale che internazionale, soprattutto in Paesi che danno priorità a qualità e tecnologie innovative, contribuendo sensibilmente all’incremento occupazionale sul territorio.
