Assicurare che la quota del 40% delle risorse del PNRR sia effettivamente impiegata nel Mezzogiorno attraverso bandi esclusivamente dedicati alle regioni meridionali. Questa è la richiesta che il presidente di Confindustria Bari BAT e Confindustria Puglia Sergio Fontana ha rivolto al ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, intervenuta al convegno “Zes: opportunità strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno”, organizzato a Bari da Confindustria Puglia, in collaborazione con Confindustria Basilicata e Confindustria Molise.
“Chiedo che i fondi Pnrr destinati al Sud vengano blindati, perché alcuni ministeri stanno pubblicando bandi in cui non è rispettata la quota del 40% per il Sud” ha dichiarato durante il convegno il presidente Sergio Fontana.
“Sulla spesa del Pnrr – ha aggiunto – non vorrei proroghe, siamo stanchi. Il Sud non ha più tempo di aspettare, entro il 2026 dobbiamo aver speso i soldi, voglio velocità. Il Sud non è e non deve essere la periferia dell’Europa, il Sud non è solamente mare, sole, tarantelle e pizza, è anche aerospazio, meccanica, farmaceutica. Abbiamo realtà eccezionali, che devono poter volare, ma ci servono infrastrutture”.
“E’ anche una mia preoccupazione quella di fare in modo che il 40%” delle risorse del Pnrr destinate al Sud non resti solo sulla carta” ha risposto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna che, a questo scopo, ha annunciato l’intenzione di pubblicare anche bandi riservati esclusivamente al Mezzogiorno.
“Proprio per questo motivo – ha spiegato Carfagna – accanto al sistema di monitoraggio ex post, abbiamo chiesto e ottenuto la possibilità di effettuare un monitoraggio ex ante degli investimenti che ci permette di intervenire non soltanto in una fase patologica, quando il 40% non è stato realizzato, ma anche nella fase di predisposizione dei bandi e del riparto di risorse. In alcune missioni – ha precisato – si supera abbondantemente il 40%, come per esempio nella missione che riguarda le infrastrutture, siamo al di sopra del 50%, in altre si è poco al di sotto del 40%. Il 40% è sul totale degli investimenti territorializzabili”.