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Sanzioni dell’Unione europea alla Russia – Webinar ARCOM 11 marzo 2022

L’attuale scenario di guerra e le sanzioni adottate dall’Unione europea nei confronti della Russia determinano rilevanti conseguenze anche per le imprese italiane e i loro scambi internazionali.

Importanti misure restrittive riguardano, anzitutto, i commerci con la Russia e la Bielorussia, mentre è stato introdotto un blocco generalizzato, a valere dal 24 febbraio, per le importazioni dai territori separatisti del Donetsk e del Lugansk.

La Commissione europea, con il regolamento 2022/328 e il regolamento 355/2022, ha disposto il blocco alle esportazioni verso la Federazione Russa e la Bielorussia, per tutti i prodotti utilizzabili sia in ambito civile che militare (cosiddetti beni dual use). Tali prodotti, indicati nell’allegato II del regolamento 2022/328, includono, tra l’altro, circuiti elettronici, semiconduttori e apparecchiature di comunicazione. Per questi prodotti l’UAMA, autorità competente per permettere esportazioni in deroga a tale divieto, ha espressamente statuito, con nota 7 marzo 2022, n. 6830 la sospensione di ogni autorizzazione concessa per Russia e Bielorussia per il termine di un mese, con conseguente blocco di ogni esportazione dei prodotti a duplice uso verso tali territori.

Alcune specifiche misure dell’Unione europea hanno, inoltre, colpito le esportazioni in Russia nei settori energetici e dei trasporti. Nel primo caso, infatti, l’UE ha vietato la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione di beni e software utilizzabili nella raffinazione del petrolio. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, Bruxelles ha, invece, proibito di esportare prodotti o tecnologie dell’industria aeronautica e spaziale, nonché di fornire servizi assicurativi e di manutenzione su tali veicoli. Simili misure sono state disposte anche nei confronti della Bielorussia, a partire dal 2 marzo 2022. Verso tale Paese, oltre al medesimo blocco all’esportazione dei prodotti a duplice uso, sono stati introdotti specifici divieti all’importazione di prodotti legnosi, di cemento, siderurgici e di gomma, originari o esportati dalla Bielorussia, indicati negli allegati del Regolamento 355/2022.

Per quanto concerne i territori di Donetsk e Lugansk, invece, per effetto del Regolamento UE 23 febbraio 2022, n. 2022/263 l’Unione europea ha introdotto un generale divieto di effettuare importazioni di prodotti provenienti dalle due regioni separatiste, come chiarito anche dall’Agenzia delle dogane, con l’avviso del 24 febbraio 2022, seppure siano sussistenti alcune deroghe per il corretto adempimento dei contratti in corso.

E’ in ogni caso sospesa in via unilaterale, limitatamente alle due regioni, l’efficacia dall’accordo di libero scambio tra Unione europea e Ucraina, entrato in vigore il 1° gennaio 2016 e che, come incentivo alla cooperazione tra i due blocchi, prevede un azzeramento dei dazi per le importazioni.

Lo stesso Regolamento 2022/263 ha introdotto un divieto di esportazione di determinati beni e tecnologie, relativi a particolari settori sensibili (trasporti, telecomunicazioni, petrolio, gas, risorse minerarie) e colpisce le operazioni effettuate nei confronti di qualsiasi persona, fisica o giuridica, stabilita nei due territori specificati o che sia destinata ad essere utilizzata in tali regioni. Tale divieto non coinvolge, tuttavia, l’esecuzione, fino al 24 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 23 febbraio 2022.

Tali importanti problematiche saranno al centro, l’11 marzo alle ore 10, dell’International Trade Talk intitolato “Sanzioni dell’Unione europea alla Russia”, in diretta sul canale YouTube di Arcom Formazione con la partecipazione di Renato Antonini, avvocato a Bruxelles esperto di diritto doganale presso Studio Steptoe, Sara Armella, avvocato esperto di diritto doganale presso lo studio legale Armella & Associati. L’incontro è organizzato da Arcom formazione con Assocad, Associazione nazionale dei Centri di assistenza doganale, in collaborazione con ShipMag, il magazine online del mondo dello shipping.

È possibile anticipare le domande da porre ai relatori scrivendo all’indirizzo mail formazione@arcomsrl.it

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